Le dipendenze

Le dipendenze

Le dipendenze maggiormente conosciute fanno riferimento all’uso/abuso di sostanze psicoattive (alcool, droghe, farmaci), ma ad oggi varie ricerche hanno evidenziato l’aumento di nuove dipendenze, non meno pericolose, che possono portare anch’esse a comportamenti e relazioni disfunzionali e problematiche.

Dipendenze da internet – Internet addiction disorder

IAD (Internet addiction disorder) è una dipendenza psicologica la cui sintomatologia è esemplificabile con un uso prolungato (anche 40-50 ore a settimana) di internet sino a trascurare gli affetti familiari, il lavoro, lo studio, le relazioni sociali e la propria persona. Si manifesta con un interesse ridotto per tutto ciò che è fuori dalla “rete” e l’impossibilità a interrompere o tenere sotto controllo l’uso di internet.

Oltre ai disturbi compulsivi, che di fatto limitano i comportamenti e la vita attiva del soggetto, sono da rilevare altri rischi connessi all’anonimato e alle relazioni sociali “virtuali” tali da ostacolare in tutto o in parte il soggetto a condurre una vita relazionale al di fuori dalla “rete”.

Dipendenze da sesso – Sex addiction

La dipendenza sessuale viene denominata con vari termini clinici: dipendenza da sesso, sesso dipendenza, ipersessualità, sex addiction e sexual addiction. In Italia si tratta di un fenomeno relativamente nuovo.
Il dipendente sessuale instaura relazioni distorte vivendo spesso forti e intensi sentimenti di vergogna. Ciò che caratterizza tale disturbo è la quantità di tempo sprecata in impulsi, fantasie ed attività sessuali non relazionali e le relative conseguenze personali e psicosociali sfavorevoli.

Uno dei motivi possibili per cui in questi anni è nato l’interesse per questa nuova dipendenza si deve al fatto che le nuove tecnologie comunicative hanno portato all’amplificazione e alla facilitazione, di determinati comportamenti sessuali. Nasce a questo proposito il concetto di cyber sex e di sesso virtuale, con cui si fa riferimento a tutte quelle attività che si possono svolgere in internet e che provocano eccitazione sessuale spingendo le persone verso ad una compulsione sessuale impossibile da controllare.

Si ipotizza che l’uso della rete per il soddisfacimento dei bisogni sessuali, sarebbe di per sé in grado di indurre una dipendenza sessuale fino a gravi alterazioni del comportamento sessuale.

Dipendenze da lavoro – Workholism

Definita anche Addiction work o Workholism.
Chi ne è affetto acquisisce dal lavoro una gratificazione secondaria, ossia prova piacere dal lavorare in modo ripetuto fino all’eccesso, manifesta frequenti pensieri ossessivi e preoccupazioni rivolti verso il lavoro e un eccessivo senso di responsabilità al punto che appare incapace di rilassarsi evidenziando parallelamente una riduzione della qualità della propria vita sociale, affettiva e familiare.

Shopping compulsivo

Lo shopping compulsivo è un disturbo caratterizzato dall’impulso irrefrenabile e immediato all’acquisto, da una tensione crescente alleviata solo comprando nonostante la compromissione delle sfere finanziaria, relazionale, lavorativa e psicologica.
La perdita di controllo è seguita da depressione, disillusione, vergogna e senso di colpa.

L’individuo colpito da shopping compulsivo, all’inizio, può non vedere il comportamento come un problema ma come un sollievo immediato dall’ansia e come fonte di gratificazione personale; è proprio questa apparente ricompensa iniziale che rinforza il comportamento, determinando poi processi compulsivi e ripetitivi.
Gli shoppers compulsivi sono persone che non riescono a resistere all’impulso dello shopping sopratutto quando si sentono arrabbiate, spaventate, depresse o annoiate.
Come gli altri disturbi di natura psicologica, le conseguenze non sono limitate ad un solo aspetto, ma lo shopping compulsivo interferisce con l’intero funzionamento di vita dell’individuo.

Gioco d’azzardo patologico

Si parla di patologia connessa al gioco quando il gioco da semplice divertimento diventa una vera e propria malattia.
Il problema nasce quando la gratificazione ricavata dal gioco arriva a scatenare il drug craving, un impulso irresistibile e irrinunciabile che induce chi lo vive ad indirizzare le energie, l’attenzione e i pensieri quasi esclusivamente a questa attività.

Il gioco d’azzardo arriva a rappresentare un mondo altro e parallelo, diventa un modo per riempire un vuoto, momenti di noia, di mancanza di senso, di depressione, di insoddisfazione.
In particolare i nuovi giocatori tecnologici si stanno distinguendo per la loro attitudine ad un gioco solitario ed a-sociale con evidenti rischi di sconfinamento in forme di gioco problematico e patologico.

Diverse ricerche mostrano come vi sia un’alta correlazione tra gioco d’azzardo e uso di sostanze stupefacenti, così come diversi studi sottolineano la correlazione con tratti di personalità depressiva, disturbo narcisistico, borderline e antisociale, così come avviene tra i dipendenti da sostanze.

I costi del gioco d’azzardo possono essere ascritti in più aree, tra le quali quella delle relazioni sociali e familiari (crisi economiche, separazioni, divorzi, problemi di co-dipendenza, problemi con i figli), quella dello sconfinamento nell’illegalità e nell’usura ed infine quella dei costi sociali e sanitari.
Diversi studi hanno messo in luce come i giocatori d’azzardo siano frequentemente coinvolti in attività illecite finalizzate a procacciarsi denaro per giocare.

Per quanto riguarda i costi sanitari il giocatore patologico attraversa frequentemente periodi di profonda depressione, nervosismo, impulsi suicidari, ecc.

Dipendenze da cellulari

Anche il cellulare può diventare strumento di dipendenza. Il cellulare aiuta a mantenere i rapporti sociali con le persone e offre in più occasioni una esperienza di controllo onnipotente sulla loro vita e sui loro spostamenti, rendendolo un oggetto significativo che viene investito di qualità particolari.

Un aspetto interessante dell’uso del telefonino è la sua funzione dal punto di vista affettivo-relazionale: il telefonino diventa un regolatore soggettivo della distanza e un moderatore della separazione. In tal caso quando si parla di separazione non ci si riferisce tanto ad una distanza fisica, ma sostanzialmente alla frustrazione causata della perdita di contatto con l’altro.
Il telefono, a seconda dello scopo, può avvicinare e allontanare allo stesso tempo garantendo sempre una debita distanza fisica che permette all’individuo di sentirsi più protetto e sicuro.

La dipendenza dal gioco d'azzardo

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Dott.ssa Passerotti Elisa