Fobia
Tra i disturbi d’ansia, la fobia specifica è tra i più diffusi.
Come lo stesso termine indica, con fobia specifica si intende la paura immediata, intensa e persistente nei confronti di un oggetto, animale o situazione specifica.
La persona che ne soffre nutre una paura immediata innanzi all’oggetto o alla situazione temuta, nonché ansia alla sola idea di trovarvisi dinnanzi.
Per questo una caratteristica della fobia specifica è l’attivazione fisica tipica dell’ansia anche prima che il soggetto entri in contatto con ciò che teme.
Oltre alle emozioni di ansia e paura la persona può anche avere un vissuto di disgusto o repulsione come ad esempio “la reazione che molti hanno di fronte ad un ragno“.
Per questa sue caratteristiche chi soffre di fobia specifica ricorre all’evitamento: strategia attraverso la quale si sfugge l’incontro con l’oggetto o situazione temuta.
Se nel breve periodo l’evitamento permette di ridurre la paura o l’ansia vissuta, a lungo termine costituisce un fattore di mantenimento, perchè non offre mai l’occasione di mettere in discussione la reale gravità o pericolosità di ciò che si teme.
Per fare diagnosi di fobia specifica è necessario che la qualità di vita della persona sia di molto compromessa.
Si pensi ad esempio ad un professionista che per lavoro è costretto a viaggiare in luoghi lontani ed ha la fobia per il volo aereo.
E’ in questi casi che l’individua decide di rivolgersi ad uno specialista. In genere infatti gli oggetti o le situazioni temute possono essere raramente incontrate o facilmente evitate, quanto meno non limitando la normale quotidianità della persona.
In alcuni casi l’individuo potrà essere costretto ad affrontare l’oggetto temuto al costo di un’elevata ansia che riesce in qualche modo a tollerare; è il caso ad esempio di un fobico per il sangue o le iniezioni che deve sottoporsi alle analisi del sangue.
In altri casi ci si può invece esporre, provando a sopportarlo, ma vivere un episodio di panico.
E’ possibile dire che la fobia specifica diventa oggetto di preoccupazioni per la persona e quindi motivo di una eventuale terapia nel momento in cui l’oggetto temuto è difficilmente evitabile nella sua vita di tutti i giorni e influenza il suo rendimento lavorativo o le relazioni sociali.
Il tipo di oggetto o evento temuto può essere dei più svariati.
Generalmente si classifica la fobia specifica all’interno di una delle seguenti categorie:
– per gli animali (ragni, cani, rettili, insetti, etc.)
– per ambienti naturali (luoghi elevati, acqua, temporali, etc.)
– situazionale, relativa cioè una determinata situazione come il volo aereo, ascensore, mezzi pubblici, etc.
– per sangue, ferite o iniezioni
– altre fobie semplici
Va detto che la fobia per il sangue, le ferite o le iniezioni fa una eccezione.
Se nella risposta fisiologica dell’ansia e della paura, nel corpo umano si verifica un’attivazione del sistema nervoso simpatico (causa di aumento della pressione sanguigna, tachicardia, respiro affannoso, tensione muscolare, etc.) la reazione al sangue o alle iniezioni scatena un’attivazione del sistema nervoso parasimpatico che provoca, al contrario, un calo della pressione arteriosa, pallore, vertigini, vista annebbiata sino allo svenimento.
Poiché la fobia specifica si verifica in prossimità o innanzi ad oggetti o situazioni
Come superare una fobia
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