Anoressia

Cos’è l’anoressia

L’anoressia è un disturbo alimentare che si caratterizza per una volontaria restrizione dell’assunzione di cibo.

Tale restrizione può essere agita attraverso l’eliminazione di determinati alimenti (più frequentemente a partire da dolciumi e carboidrati, sino ai condimenti), il controllo della quantità del cibo mangiato e delle rispettive calorie, sino al digiuno vero e proprio.

Alla severa riduzione di cibo ingerito segue una rilevante perdita di peso. Nonostante ciò la persona che soffre di anoressia, anche quando sottopeso, ha una paura tale di vedere un aumento del proprio peso sulla bilancia o nelle proprie forme, da non perdere mai il controllo per il timore che ciò succeda. Il terrore di ingrassare fa sì che spesso, oltre alla restrizione alimentare, la persona pratichi eccessivo esercizio fisico, assuma farmaci anoressizzanti, lassativi, diuretici o faccia uso di clisteri.

Le caratteristiche principale di questo disturbo alimentare sono dunque in primis:

– restrizione alimentare severa, digiuno

– controllo della quantità e della qualità del cibo

– paura di ingrassare

Tra le caratteristiche psicologiche si possono riscontrare:

– bassa autostima

– alterazione della propria immagine, del proprio peso ed aspetto fisico

– rimuginio circa peso, aspetto cibo

– porsi obiettivi elevati

– perfezionismo

– timore dell’errore e/o del fallimento

– timore delle critiche

– dubbi sulle proprie capacità

– severo criticismo rivolto a se stessi

Dal punto di vista fisico invece i sintomi che si possono manifestare sono:

– grave perdita di peso

– nelle donne amenorrea (assenza di mestruazioni per almeno tre mesi consecutivi)

– dolori di stomaco

– costipazione

– disturbi del sonno

– stanchezza fisica

– difficoltà di concentrazione

– vertigini, sensazioni di svenimento o svenimenti veri e propri

– sensazioni di freddo

– lanugine

– perdita di capelli

– diminuzione dell’interesse sessuale (negli uomini).

Spesso infine, chi soffre di anoressia, riferisce un tono dell’umore irritabile e/o

depresso, con tendenza all’isolamento sociale.

A livello diagnostico, si distinguono due forme di anoressia:

– l’anoressia restrittiva, la cui caratteristica principale è la ricerca della magrezza mediante digiuno o intensa attività fisica

– l’anoressia con bulimia, che si caratterizza per l’utilizzo di altri stratagemmi, oltre al digiuno, per diminuire il proprio peso corporeo (abuso di lassativi, diuretici, farmaci anoressizzanti e/o l’indursi il vomito).

L’anoressia è un disturbo alimentare che insorge in età giovanile, ma raramente prima dell’adolescenza.

Ricerche al riguardo riscontrano che l’esordio dell’anoressia avviene tra i 13 ed i 18 anni. La popolazione che maggiormente ne soffre è generalmente di sesso femminile e di giovane età (sino ai 30 anni), ma dati recenti rilevano un diffondersi anche tra i giovani maschi.

Ciò che mi nutre mi distrugge

 

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Dott.ssa Passerotti Elisa